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Kenya info #5Dopo che gli Arabi per diversi secoli si erano impossessati della Costa del Kenya, verso la fine dall’anno 1400 vi giunsero dal Portogallo i primi Europei. I Portoghesi, da sempre un gran popolo di navigatori, erano interessati a far giungere in Europa le merci dell’Oriente via mare, evitando che esse giungessero in Egitto e dovessero attraversarlo per mezzo di carovane per giungere al Mediterraneo ed essere di nuovo imbarcate con altissimi costi e tempi lunghissimi di rifornimento. Il canale di Suez che proprio recentemente (Agosto 2015) è stato raddoppiato, allora non c’era. Cosi, il grande capitano Vasco da Gama, il 7 aprile 1498 giunse a Mombasa, dopo aver doppiato il Capo di Buona Speranza (Sud Africa) e risalita tutta la costa orientale dell’Africa. Egli intendeva giungere fino in India ma era obbligato ad interrompere la lunga navigazione per rifornire le sue navi di acqua potabile e di cibi freschi. Gli Arabi di Mombasa non accolsero bene i Portoghesi così Vasco da Gama fece vela verso Malindi dove fu ben accolto dal sultano che sperava di servirsene contro gli Arabi di Mombasa. Il Sultano di Malindi fornì ai Portoghesi il pilota giusto che li guidò attraverso l’Oceano Indiano fino a Goa (India) che rimase portoghese fino agli anni cinquanta del 1900. Vasco da Gama a ricordo della sua tappa a Malindi eresse una colonna sulla spiaggia che ancora si può ammirare. Quel primo viaggio iniziò una vera e propria corsa all’India dei Portoghesi e anche all’evangelizzazione, più o meno coatta, delle genti con cui venivano in contatto. Questa “invasione” portoghese rese tutti gli Arabi ostili nei confronti dei nuovi arrivati, con l’eccezione di quelli di Malindi che permasero loro amici.A seguito di numerosi scontri e di vere e proprie battaglie, l’anno 1509 vide la conquista di tutta la costa Keniota da parte dei Portoghesi le cui navi controllavano tutto l’Oceano Indiano. La supremazia dei Portoghesi sul Kenya e sull’intera costa orientale d’Africa da Sofala (Mozambico) a Brava (Somalia), fu il risultato della scoperta delle armi da fuoco, cannoni e fucili, in quegli anni in Europa. Le prime armi da fuoco giunsero dunque in Kenya a seguito degli scontri di cui sopra ma, nonostante la loro superiorità di fuoco, i Portoghesi non riuscirono al espellere gli Arabi dall’Africa e conquistare tutti i loro mercati. Molto presto dopo i Portoghesi rifecero la stessa rotta verso l’India navi inglesi, francesi e olandesi che non vollero perdere l’opportunità dei nuovi grandi guadagni e profitti aperti dalla circumnavigazione dell’Africa. Ed iniziarono anche duri scontri tra le diverse marinerie. I Portoghesi per mantenere la loro supremazia su Arabi ed Europei costruirono nel 1593 un forte a Mombasa noto come “Fort Jesus”. Le pietre del forte erano giunte dal Portogallo nave su nave. Dopo aver servito come carcere mandamentale, oggi il Forte ospita un museo. Negli anni che seguirono tutto il grande potere dei Portoghesi si ridusse di molto anche se nelle loro mani mantennero fino ai nostri giorni Goa in India e il Mozanbico in Africa. L’inizio della fine fu la perdita verso la fine del 1600 del porto di Muscat in Oman per opera del Sultano che sfruttò il successo per riprendersi anche Mombasa. Nel marzo del 1696 quegli Arabi assediarono Fort Jesus e dopo due anni e nove mesi lo conquistarono. Dei 2500 Portoghesi ivi asserragliatisi, soltanto 13 erano sopravvissuti. I Portoghesi nei duecento anni circa della loro presenza sulla Costa non si erano mai spinti verso l’interno. Essi erano soprattutto gente di mare cui il deserto del Taru alle spalle della costa Keniota era, forse, apparso insormontabile. Il loro contributo per il Kenya rimane quello di aver dato inizio alla diffusione del Vangelo di Cristo. Per primi, anche se non perfetti, testimoniarono quella notizia nuovissima e straordinaria che gli uomini dopo la morte terrena entrano in una nuova vita che dura per l’eternità, il nome “ Fort Jesus” lo dimostra. Di questa vita Gesù Cristo con la sua risurrezione dai morti ha mostrato l’esistenza. Un secondo contributo dei Portoghesi al Paese, e contributo tutt’altro che modesto, è stato quello di aver introdotto in Kenya la coltura del mais che sarebbe diventata la messe più diffusa nel Paese e il cibo quotidiano degli abitanti. Il nome Kisvaili di mais è “ mahindi” perchè all’inizio si pensò che i Portoghesi l’avessero portato dall’India. Ma, in realtà il mais è originario delle Americhe. Vai a Kenia Info #6 [ o anche .. #7 ] |